Accordi internazionali

Dal mediterraneo ai confini europei,
il partenariato Pl.a.s.s. per valorizzare
la ricerca dell'agroalimentare

Alcuni dei programmi di cooperazione potranno essere promossi grazie alla rete di relazioni dei proponenti e agli accordi internazionali già siglati. Molti si riferiscono all’area mediterranea, mentre altri spaziano oltre i confini europei dove maggiori e rinomate sono le capacità di valorizzare i risultati della ricerca. Si pensi solo all’obiettivo complessivo dell’Agenda o strategia di Lisbona che mirava a rendere l’Unione Europea entro il 2010 “l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile, con nuovi e migliori posti di lavoro ed una maggiore coesione sociale” (conclusioni della Presidenza, Consiglio europeo di Lisbona, 23 e 24 marzo 2000).

Di seguito si riporta un’esemplificazione delle relazioni internazionali già attive:

1. University of Thessaly, Dept .Obstretics and reproduction(Grecia), attiva nel campo delle ricerche in ambito veterinario (riproduzione e malattie infettive) sulle malattie di ovini e caprini, itticoltura e acquacoltura, riproduzione dei ruminanti;

2. The Slovak University of Agriculture In Nitra, Repubblica Slovacca, facoltà di Biotecnologia e Scienze alimentari che cura specificatamente gli aspetti della sicurezza e qualità delle materie prime e degli alimenti;

3. Fundacion Investigacion Hospital General Universitario de Valencia, Molecular Oncology Laboratory (Spagna), istituto di ricerca medica d’avanguardia specializzato nella ricerca transnazionale, in cinque aree prioritarie: trapianti d’organo e impianti artificiali, cancro, genetica, genomica e ricerche traslazioni relativi ai meccanismi che causano le malattie, ricerca clinica in ambito neurologico, epidemiologia e farmacologia;

4. Stockholm Environment Institute Oxford Office (UK), istituito nel 1989 dal governo svedese l’Istituto ha guadagnato una reputazione internazionale per la rigorosa e obiettiva analisi scientifica nel campo dell'ambiente e dello sviluppo a supporto dei policy makers. I temi affrontati riguardano il cambiamento climatico, sistemi energetici, vulnerabilità e governance e problematiche relative alle risorse idriche e all'inquinamento atmosferico;

5. University of California, Dept. of Pomology, Davis (USA), dedito alla ricerca pomologica, svolge la sua attività nel settore della biologia e produzione ortofrutticola, con particolare riguardo alla qualità in post-raccolta e dei processi di trasformazione;

6. University of Connecticut, Dept. Agricolture Economics (USA), tra cui si menziona il Marketing Center Food Policy che svolge ricerca nel campo del marketing agroalimentare e delle questioni politiche correlate. L'intento generale è quello di fornire informazioni che possano contribuire a migliorare le prestazioni della produzione alimentare e la competitività dei mercati;

7. L’Armenian State Agrarian University (Armenia), università che sviluppa ricerche nei settori dei pesticidi, della viticoltura e orticoltura e dell’ecologia;

8. The Institute of Physics of National Academy of Sciences of Ukraine, Kiev, Ucraina, l'Istituto di Fisica dell'Accademia Nazionale delle Scienze d'Ucraina è stato fondato nel 1929 ed è la più antica istituzione in materia all'interno dell'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Ucraina nel campo della biofisica e nanofisica. L'Istituto ha in atto proficue collaborazioni con centri di ricerca europei, asiatici e americani.


Da evidenziare le relazioni intraprese con la Beijing Academy of Agricultural and ForestrySciences.

Si menzionano, infine, le reti a cui aderiscono i proponenti:
TTNI network: Teacher Training for Iraq, che raggruppa otto atenei iracheni allo scopo di fornire aggiornamenti curriculari in diversi campi tra cui fisica, chimica, biologia, scienze ambientali (università degli studi di Foggia);
UNESCO PEACE Programme, che prevede la collaborazione tra 11 università palestinesi e 50 università europee allo scopo di promuovere la cooperazione internazionale attraverso la condivisione di tematiche di ricerca e lo scambio di ricercatori;
EMUNI network, con sede in Slovenia che raggruppa le Università euro mediterranee, consta di 142 membri provenienti da 37 Paesi (università degli studi di Foggia e università di Palermo).