Il presente progetto rappresenta un passaggio cruciale, in quanto offre all’infrastruttura di ricerca Pl.a.s.s., di inserirsi nel più ampio contesto europeo, potendo raccordarsi alla strategia dello "Spazio Europeo della Ricerca". Data la trasversalità e l’approccio multidisciplinare di Pl.a.s.s. sono evidenti le sue opportunità di integrazione europee e la possibilità di accrescere la capacità competitiva delle regioni "Convergenza", in essa rappresentate, nel settore della ricerca e dell'innovazione, contribuendo ad uno sviluppo più equilibrato e ad una maggiore circolazione della conoscenza.
A seguito del rilancio della Strategia di Lisbona ad opera del Consiglio Europeo nel marzo 2005, sono state adottate diverse linee guida in tema di crescita economica e coesione:
Con il progredire del processo di globalizzazione e la conseguente crescita delle esigenze di un aggiustamento strutturale dell’economia europea per far fronte al rafforzamento competitivo dei paesi emergenti, la Commissione Europea ha lanciato nel marzo 2010 "Europa 2020", che rappresenta la nuova architrave degli indirizzi comunitari, dopo “l’era” della Strategia di Lisbona. Europa 2020 fa perno su tre priorità: crescita intelligente, mirata allo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e l’innovazione, crescita sostenibile volta a promuovere un utilizzo efficiente delle risorse e crescita inclusiva, finalizzata alla tutela della coesione sociale e territoriale.
Di seguito si dettagliano Programma Quadro e Programmi di Cooperazione di interesse per il progetto Pl.a.s.s.:
Nell’ambito del Fondo FESR potranno rinvenirsi diverse iniziative per raccordare Pl.a.s.s. al più ampio scenario mediteranno, europeo e dei paesi terzi, moltiplicando le opportunità per estendere e rafforzare la propria rete di relazioni.
La Commissione Europea, ha previsto infatti tre modalità di cooperazione territoriale:
I programmi di Cooperazione Territoriale, ad esempio, potranno facilitare la cooperazione transfrontaliera tra i soggetti proponenti e loro omologhe strutture localizzate in alcune aree dell’Adriatico, verso cui sono rivolte specifiche iniziative di supporto alla pre-adesione all’Unione Europea, quale lo strumento Cross Border Cooperation Instrument of pre-Accession Adriatico, IPA CBC Adriatico. I paesi eleggibili sono la Croazia, la Bosnia ed Erzegovina, la Serbia, il Montenegro, l’Albania, oltre ai paesi UE previsti dallo stesso programma (Grecia, Slovenia, Italia).
Il programma di cooperazione transfrontaliera ENPI, European Neighbourhood and Partnership Instrument, potrà favorire le relazioni di vicinato con i paesi terzi Mediterranei, nell’ambito di ben individuati territori, quali Turchia, Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Israele, Libano, Siria, Giordania, Autorità Palestinese, Libia. La riva nord del Mediterraneo invece conterà sulla partecipazione degli Stati membri del sud Europa, quali Italia, Spagna, Regno Unito (Gibilterra), Portogallo (Algarve), Francia, Malta, Grecia, Cipro. ENPI potrà favorire le relazioni di vicinato con i paesi extra UE, finalizzato a creare relazioni privilegiate nel campo della cooperazione regionale economica e sociale ma anche istituzionale, per la tutela e il rispetto dei diritti umani.
Inoltre, si menzionano i programmi MED e SOUTH EAST EUROPE che finanziano progetti collaborativi tra soggetti del mondo della ricerca, autorità pubbliche, imprese no-profit e organizzazioni non governative degli Stati membri per migliorare le opportunità di armonizzazione e di avanzamento delle politiche di coesione e specificatamente di quelle relative all’innovazione ed economia della conoscenza, sostenibilità ambientale e prevenzione dei rischi naturali.
Tra gli altri strumenti di cooperazione territoriale, si citano i programmi di cooperazione Interregionale, quali:
Infine, si menziona il GECT, Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, nuovo soggetto con personalità giuridica europea, che consente ad autorità territoriali, appartenenti a Stati diversi, di istituire gruppi di cooperazione territoriale.
La Puglia è l’unica regione italiana ad essere territorio eleggibile sia nell’ambito della Cooperazione Territoriale con l’area balcanica sia con l’area mediterranea.
La sinergia tra tutti questi programmi e la capacità dei soggetti proponenti di candidare proposte di alta qualità potrà realisticamente favorire la capacità dei proponenti di Pl.a.s.s.
La nuova infrastruttura di ricerca rafforzerà i partenariati già attivi, favorendo non solo collaborazioni che potrebbero essere sporadiche e relative ad uno specifico progetto, ma vere e proprie alleanze, sposando una tematica poliedrica e con risvolti cruciali per la creazione di uno Spazio Europeo della Ricerca che condivida valori in progressiva armonizzazione politica, istituzionale, economica e sociale.
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